world

“Weekly Photo Challenge: Culture”

Postato il Aggiornato il

Sri Lanka - Tooth relic temple in Kandy
Sri Lanka – Tooth relic temple in Kandy

L’uomo: creatura tra il tutto e il nulla

Postato il Aggiornato il

PascalIl nome di questo blog riprende, come molti possono aver certo notato, il titolo dell’opera più famosa di Pascal, i cosiddetti “Pensieri” (ricordiamo che nella prospettiva del filosofo l’opera avrebbe dovuto avere come titolo “Apologia del cristianesimo”…). Che cosa sono i libri di filosofia se non “pensieri”, elaborazioni mentali strutturate su diverse tematiche, dalla logica alla teologia, dal diritto alla gnoseologia e così via?

Tra le più interessanti trattazioni filosofiche credo debbano annoverarsi quelle che riguardano l’uomo e il suo ruolo nell’universo, argomento che riguarda effettivamente ogni creatura umana, anche quella apparentemente più disinteressata. Non credo abbia molto senso vivere l’esistenza senza porsi le fatidiche domande sul perché della nostra presenza nella natura, sul nostro destino ultimo, sull’esistenza dell’anima, sull’aldilà…..essere uomini DEVE portare ad interrogarsi su queste questioni e ognuno di noi ha il compito di formulare delle risposte, pur avendo forse la certezza di non poter arrivare ad una soluzione univoca ad ogni problema.

Credo che una delle più riuscite immagini che descrivono al meglio la condizione dell’uomo nel mondo sia fornita proprio da Pascal, il quale si chiede: “Che cos’è l’uomo nella natura? Un nulla in confronto con l’infinito, un tutto in confronto al nulla, qualcosa di mezzo tra il nulla e il tutto“. E’ un’immagine estremamente efficace, quella che ci descrive come creature “mediane”, forme di vita destinate, per loro stessa natura, alla conoscenza ma anche incapaci di conoscere tutto. Esistenze incomparabilmente più grandi e complesse di una formica ma più piccole del più piccolo acaro in confronto alla totalità dell’universo!

Un universo che sempre da Pascal è descritto come una “sfera infinita il cui centro è ovunque, la circonferenza in nessun luogo“, metafora di sapore panteistico che ricorda da molto vicino Giordano Bruno e la sua filosofia.

Come porsi davanti a queste considerazioni se non con il massimo interesse? Possiamo fare a meno di confrontarci con esse? Ovviamente sì, possiamo scegliere di far finta che le domande non nascano spontaneamente dentro di noi, lasciar perdere e vivere la nostra quotidianità come se nulla fosse, come  gli “oggetti tra oggetti” di heideggeriana memoria. Oppure possiamo scegliere di assumerci la responsabilità di essere veramente uomini e cercare di dare il nostro contributo alla ricerca delle soluzioni alle grandi questioni della vita…ognuno di noi nasconde una scintilla di Sapere, sta a noi portarla alla luce!