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Malta – Nel cuore del Mediterraneo

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La Valletta
La Valletta

Quest’anno le vacanze pasquali mi hanno portato nella bellissima isola di Malta, vero e proprio crocevia di culture e terra dalla storia antichissima. E’ ormai qualche tempo che mi sto appassionando alle culture megalitiche che sono comparse nel mondo, soprattutto a quelle nate nel bacino del “mare nostrum” e devo dire che Malta rappresenta un vero e proprio scrigno pieno di tesori.

Tra i templi più belli sicuramente sono da annoverarsi quello di Gigantija, nella vicina Gozo, e l’ipogeo di Hal Saflieni, entrambi patrimonio dell’Unesco. Soprattutto l’ipogeo rappresenta un vero e proprio unicum, almeno fino ad oggi, rappresentando il più antico tempio sotterraneo del mondo, costruito ben 3500 anni prima di Cristo. L’entrata al complesso funerario costa ben 30 euro ma devo dire che sono soldi ben spesi…l’emozione che si vive al suo interno è indescrivibile e purtroppo le foto e i filmati presenti sul web non aiutano ad immedesimarsi nell’esperienza unica; pitture di ocra rossa ancora presenti sul soffitto, il misterioso suono che si produce parlando nella sala dell’oracolo, le stanze realizzate per mezzo dell’architettura in negativo…sono tutti tasselli che descrivono una popolazione a mio avviso molto avanzata, molto di più rispetto a quello che tradizionalmente si pensa. Non bisogna per forza scomodare alieni o forze magiche ma di certo la nostra conoscenza dell’antico passato dell’uomo va ampiamente riletta e discussa senza strani dogmatismi.

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Io di fronte alle rovine posteriori del tempio di Gigantija, a Gozo

Malta non è solo preistoria ma tutti i periodi dello sviluppo dell’uomo nel tempo sono estremamente ben rappresentati. Come non citare la splendida Valletta, con la sua co-cattedrale dedicata a S. Giovanni Battista, patrono dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Al suo interno, tra l’altro, l’opera più grande di Caravaggio, la “Decollazione di S. Giovanni Battista”, con la firma dell’autore impressa nel sangue che esce dal collo del santo….

 

 

Caravaggio - La decollazione di San Giovanni
Caravaggio – La decollazione di San Giovanni

Come non citare poi la bellissima Mdina, città medievale toccata appena da un barocco austero e non invadente, Sliema, con il suo bellissimo lungomare, Senglea, con la torre di avvistamento dalla ricca simbologia.

Malta è ben percorribile, tra l’altro, con i bus alla modica cifra di circa 6 euro per un’intera settimana e anche il traghetto per Gozo costa solo 4,50 per le due tratte di andata e ritorno. Trasporti accessibilissimi, quindi, ma un poco particolari per quanto riguarda i tragitti…spesso, per fare anche pochi chilometri, ci si mette davvero tanto. Ma in fondo anche le attese e gli spostamenti  “rilassati” fanno parte della bellezza di una vacanza!

 

 

 

“Weekly Photo Challenge: The Golden Hour”

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Genoa – Porto vecchio (ancient harbour) – Renzo Piano’s Bubble

“Weekly photo challenge: escape”

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Fishermen in Bali, Indonesia

Genova, tesori nascosti #3: San Marco al Molo

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Il campanile della chiesa di San Marco
Il campanile della chiesa di San Marco

Proprio accanto alla zona oggi più turistica della città, ma ancora fortunatamente risparmiata dal solito turismo di massa (diretto, fra l’altro, solo all’acquario…) si staglia, in tutta la sua maestosa semplicità la piccola chiesa di San Marco al Molo. Chi conosce un po’ Genova non dovrebbe faticare ad immaginare la fisionomia della zona nel medioevo, periodo di costruzione della chiesa: una splendida piccola penisola che chiudeva, ad oriente, il golfo naturale nel quale, da tempi immemorabili, si è andato costruendo il porto della città

Risalente agli ultimi anni del XII secolo e nata in forme romaniche, oggi la chiesa è molto diversa rispetto al suo primitivo aspetto ma le trasformazioni avvenute nel tempo non hanno del tutto cancellato la sua bellezza; inoltre, al suo interno (e non solo) vi sono davvero dei mirabili capolavori come, ad esempio, il gruppo scultoreo di  Francesco Schiaffino raffigurante la Vergine con Bambino tra i santi Nazario e Celso.

Francesco Schiaffino - Madonna con Bambino tra i Santi Nazario e Celso
Francesco Schiaffino – Madonna con Bambino tra i Santi Nazario e Celso

Ma il pezzo a mio avviso più interessante è murato all’esterno della chiesa, sul lato prospiciente via del Molo; trattasi di un bellissimo bassorilievo  raffiugarante il leone di San Marco, portato a Genova da Gaspare Spinola dopo la vittoria ottenuta a Pola sui veneziani nel 1380, nell’ambito della più ampia “Guerra di Chioggia“. 

Il Leone di San Marco - Portato a Genova nel 1380
Il Leone di San Marco – Portato a Genova nel 1380

Esso rappresenta ai miei occhi una testimonianza estremamente vivida dei tempi delle lotte tra le repubbliche marinare, scontri segnati da dure battaglie per il controllo dei traffici nel Mediterraneo. Nell’ambito della guerra tra Genova e Venezia quest’ultima ebbe la meglio…ma il leone di San Marco che possiamo vedere è testimone di una vittoria genovese, è un “trofeo di guerra” dal valore storico davvero inestimabile!

Album di Gian1979

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Istanbul - Fiori al Topkapi SarayiIstanbul - Entrata al Topkapi SarayiIstanbul - San Salvatore in Chora - MosaicoGenova - Panoramica dal santuario di San Francesco da PaolaSanta Sofia - MosaicoRimorchiatore nel mar di Marmara
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Per chi ha voglia di dare un’occhiata alle mie foto su Flickr! 😉

Istanbul: ponte tra Europa e Asia…il senso di una visita

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Istanbul - Il quartiere di Galata con la torre omonima costruita dai genovesi
Istanbul – Il quartiere di Galata con la torre omonima costruita dai genovesi

Erano anni che volevo visitarla e finalmente, durante le vacanze pasquali, sono riuscito a farlo: Istanbul, vero e proprio ponte tra due continenti, quello europeo e quello asiatico. Una città davvero multiculturale, dai molteplici aspetti, spesso tra loro quasi contraddittori ma uniti  in un tutto molto coinvolgente. 

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Una veduta della cisterna basilica

In poche città al mondo si può respirare cosi tanto la Storia, sì, quella con la S maiuscola…non ci sono parole quando ci si trova davanti alla straordinaria mole di Santa Sofia e ai suoi sontuosi interni…e che dire della magica atmosfera che si può respirare nella cosiddetta “cisterna basilica“, un’antica cisterna costruita ai tempi di Giustiniano oggi trasformata in un suggestivo luogo adatto alla contemplazione….Istanbul sorprende e accoglie il visitatore con le sue tradizioni e la gentilezza degli abitanti. Purtroppo tanta bellezza è proprio rovinata, almeno fino ad un certo punto, proprio dal turismo di massa, quel turismo impersonale che, a mio avviso, è sempre più imperante tra le persone…più di una volta ho potuto vedere persone che passeggiavano tranquillamente tra queste bellezze quasi senza alzare la testa, senza farsi pervadere da quello che chiamo il “senso della storia”.

Mura teodosiane, da qui Maometto II entrò a Costantinopoli nel 1453
Mura teodosiane, da qui Maometto II entrò a Costantinopoli nel 1453

Troppi turisti oggi, a mio avviso, visitano luoghi famosi per il solo gusto di visitarli, senza magari conoscere nemmeno le tappe fondamentali dello sviluppo storico di un sito, di una città….come poter davvero capire una città come Istanbul senza sapere che è stata la capitale dell’Impero bizantino? Senza sapere che nel 1453 è caduta nelle mani degli Ottomani guidati da Maometto II? Come mai migliaia di turisti si riversano nella Moschea Blu (splendida, sia ben chiaro) ma nessuno era presente dalla porta dalla quale Maometto II entrò nella città dopo averla a lungo assediata? 

Istanbul, ovviamente, non si esaurisce nei suoi monumenti ma è una città vibrante per la sua vivacità, frutto della presenza di circa 13 milioni di abitanti che, con le loro tradizioni, rendono la città più viva che mai. Impareggiabile passeggiare sul ponte di Galata e osservare i tanti pescatori in attesa di una pesca fruttuosa e i tanti venditori nella zona del bazar, sempre intenti a vendere i propri prodotti al prezzo più conveniente. Consiglio davvero a tutti una visita a Istanbul, forse una delle poche città che presenta un così interessante equilibrio tra elementi occidentali ed orientali.

Madre e figlio

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IMG_1343Ho installato da un po’di tempo, sul desktop del mio portatile, un’applicazione che mi propone, in stile cornice digitale, una carrellata delle foto che ho scattato nel corso degli anni. Poco fa il programma mi ha proposto l’immagine che sto postando adesso, uno scatto effettuato durante un indimenticabile viaggio nel lontano oriente, in Sri Lanka, col mio carissimo amico Luca, compagno ormai di molte entusiasmanti peregrinazioni nel mondo. L’immagine, scattata sul fare della sera nella spiaggia di Unawatuna sintetizza al meglio, a mio avviso, l’amore di una madre per il proprio figlio, un amore che si proietta nel futuro e che non deve conoscere limiti. Lo sguardo fisso sull’orizzonte, il tempo che deve arrivare, la speranza in un mondo migliore e la semplicità di affrontare la vita nelle difficoltà quotidiane col sorriso in faccia. Tale semplicità si ritrova soprattutto in queste zone del mondo, dove le persone vivono ancora a contatto con la natura, spesso purtroppo in condizioni molto disagiate ma che non intaccano lo spirito, uno spirito meno rovinato  dalla modernità rispetto a quello occidentale e che rende le persone sicuramente più genuine.