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Istanbul: ponte tra Europa e Asia…il senso di una visita
Erano anni che volevo visitarla e finalmente, durante le vacanze pasquali, sono riuscito a farlo: Istanbul, vero e proprio ponte tra due continenti, quello europeo e quello asiatico. Una città davvero multiculturale, dai molteplici aspetti, spesso tra loro quasi contraddittori ma uniti in un tutto molto coinvolgente.
In poche città al mondo si può respirare cosi tanto la Storia, sì, quella con la S maiuscola…non ci sono parole quando ci si trova davanti alla straordinaria mole di Santa Sofia e ai suoi sontuosi interni…e che dire della magica atmosfera che si può respirare nella cosiddetta “cisterna basilica“, un’antica cisterna costruita ai tempi di Giustiniano oggi trasformata in un suggestivo luogo adatto alla contemplazione….Istanbul sorprende e accoglie il visitatore con le sue tradizioni e la gentilezza degli abitanti. Purtroppo tanta bellezza è proprio rovinata, almeno fino ad un certo punto, proprio dal turismo di massa, quel turismo impersonale che, a mio avviso, è sempre più imperante tra le persone…più di una volta ho potuto vedere persone che passeggiavano tranquillamente tra queste bellezze quasi senza alzare la testa, senza farsi pervadere da quello che chiamo il “senso della storia”.
Troppi turisti oggi, a mio avviso, visitano luoghi famosi per il solo gusto di visitarli, senza magari conoscere nemmeno le tappe fondamentali dello sviluppo storico di un sito, di una città….come poter davvero capire una città come Istanbul senza sapere che è stata la capitale dell’Impero bizantino? Senza sapere che nel 1453 è caduta nelle mani degli Ottomani guidati da Maometto II? Come mai migliaia di turisti si riversano nella Moschea Blu (splendida, sia ben chiaro) ma nessuno era presente dalla porta dalla quale Maometto II entrò nella città dopo averla a lungo assediata?
Istanbul, ovviamente, non si esaurisce nei suoi monumenti ma è una città vibrante per la sua vivacità, frutto della presenza di circa 13 milioni di abitanti che, con le loro tradizioni, rendono la città più viva che mai. Impareggiabile passeggiare sul ponte di Galata e osservare i tanti pescatori in attesa di una pesca fruttuosa e i tanti venditori nella zona del bazar, sempre intenti a vendere i propri prodotti al prezzo più conveniente. Consiglio davvero a tutti una visita a Istanbul, forse una delle poche città che presenta un così interessante equilibrio tra elementi occidentali ed orientali.
Genova Piazza Principe: la stazione dimenticata (nel degrado), la stazione della vergogna!
Oggi ho voglia di scrivere un “post denuncia” per rendere nota al pubblico della rete la situazione di grande degrado in cui versa la stazione ferroviaria di Genova Piazza Principe. Una stazione dei treni è un po’ un biglietto da visita per i molti (!) turisti che arrivano in città e Genova, praticamente ormai “Città metropolitana” (!!!) è dotata di due stazioni principali, quella di Principe, appunto, e quella di Brignole (la vecchia stazione “orientale”). Ora, come già qualcuno saprà io faccio il pendolare da ormai 7 anni nella tratta Ge-Principe-Chiavari, un bel viaggetto, a volte, credetemi, perfino rilassante….
Da ormai circa 3 anni la stazione principe è ridotta ad un orrendo cantiere con labirintiche strade per poter giungere ai binari, rumenta (spazzatura in genovese) letteralmente ovunque e misteriose strade non percorribili. L’atrio principale è chiuso, i poveri negozianti sono stati spostati in uno spiazzo dove hanno ricreato la loro attività all’interno di una specie di container….
Ora, io non ho nulla in contrario a ristrutturazioni per rendere più agevole e accogliente una stazione, ci mancherebbe…ma quello che ormai letteralmente mi sconvolge è la TOTALE IMMOBILITA’ dei lavori!!! Davvero!!! Un esempio: 2-3 anni fa hanno tolto una scala mobile…l’hanno mai rimessa?!? Ci vorrà un genio per poterla rimettere??? Credo di no! Ecco un’immagine della scala mobile adesso:
Vi starete chiedendo…ci saranno degli operai al lavoro…vi giuro di NO!!!! Nemmeno l’ombra, è rarissimo! Ma andiamo avanti.
La stazione si è dotata, mi sembra dagli anni ’90, di due binari sotterranei (ovviamente non collegati direttamente alla stazione della metropolitana…) ma ormai inspiegabilmente il binario 2 è chiuso, inaccessibile, NO ENTRY please!!! Perchè? Stamattina ho fotografato questo interessante cartello:
Perchè è interrotta? Che cosa è successo al binario 2?!? Riaprite il binario 2, di grazia, che la circolazione dei treni in stazione fa anguscia (schifo in genovese)…..ecco come si presenta l’accesso al binario 2:
Quello che mi chiedo ancora è perchè? E’ mai possibile che dei lavori di ripristino/manutenzione o quello che è durino in eterno?!? E poi ci prendono ancora in giro dicendoci che la stazione è una “Grande stazione”!!! Ecco:
Sia ben chiaro, non ho fotografato altre “perle”…i cavi della luce lasciati a vista, le baracche dei poveri senzatetto, strazianti durante i mesi invernali, la spazzatura nei binari…degrado, degrado più assoluto. Ora mi chiedo…probabilmente i nostri politici non prendono il treno, il nostro sindaco, che ha tutta la mia approvazione nel voler impedire di aprire dei casinò a Genova, non mette mai il piede sul predellino dei portentosi mezzi di Trenitalia…ma noi genovesi perchè ci facciamo trattare in questo modo? A che pro? Io sono veramente stanco anche perchè ogni volta che cerco di far capire alla gente lo sfascio a cui stiamo andando incontro mi ritrovo addirittura a passare dalla parte del torto…evidentemente il buon Eraclito aveva diviso rettamente la popolazione in due parti…..
Genova, tesori nascosti #1
Genova, la mia città, racchiude nel suo centro storico, per molti il più vasto d’Europa, tesori storico/artistici dal valore immenso. Purtroppo il patrimonio culturale della città è sconosciuto agli stessi genovesi ed è anche per questo che né i libri di arte né i vari Tour Operator inseriscono Genova all’interno delle grandi città d’arte italiane. Sono davvero certo che i nostri tesori artistici non abbiano nulla da invidiare a città come Firenze o Venezia; purtroppo la stragrande maggioranza delle persone ritiene che una cosa è bella solo se è famosa…non sanno cosa si perdono, poverine!
A questo punto voglio cominciare a sponsorizzare autonomamente quelli che reputo capolavori artistici della mia città; oggi propongo un must assoluto, gli affreschi di Justus von Ravensburg, più conosciuto come Giusto d’Allemagna, presenti nello straordinario complesso della chiesa di Santa Maria di Castello.
Non voglio adesso dilungarmi sulla storia della chiesa né sui suoi bellissimi interni, magari ci tornerò in futuro in un nuovo post. Oggi voglio solo parlare degli affreschi di Giusto attraverso la presentazione di alcuni scatti che ho fatto nel corso degli anni. Le immagini parlano da sole, presentando un capolavoro dell’arte europea e mondiale:
Ecco qui; poche ma importanti immagini che documentano uno straordinario lavoro compiuto nella città nel lontano XV secolo; grazie ai recenti restauri gli affreschi sono oggi più “vivi” che mai. In un prossimo post magari parlerò meglio della chiesa! Ricordatevi, Santa Maria di Castello, secondo piano del chiostro principale! 😉
Le bolle spazio-temporali
Riprovo ad aprire questo blog, mai veramente pubblicato, devo dire, cambiando il titolo che avevo scelto circa due anni fa. Non garantisco la continuità nella pubblicazione di post, probabilmente lascerò tutto molto presto ma volevo condividere in rete una mia opinione assurda che ho già condiviso con amici. Chi di voi ha la “fortuna” di viaggiare sulla rete ferroviaria ligure avrà sperimentato la tratta Genova Principe-Genova Brignole….ecco, mi chiedo….ma il treno non ci mette davvero troppo a percorrere quei pochi chilometri?!? La mia idea è che si entri in una vera e propria bolla spazio-temporale….il treno non rimane in questa dimensione ma entra sicuramente in un multiverso….ogni tanto mi vien da pensare che ci metterei meno a percorrere a piedi la distanza fra le due stazioni….Quando ci penso mi viene in mente un vecchio racconto di Dylan Dog sulla metropolitana londinese, nella storia varco tra la nostra realtà e l’inferno….forse anche a Genova esiste un passaggio del genere e i poveri pendolari, ignari di ciò, percorrono qualche girone dantesco prima di riveder le stelle….forse per la presenza di questo arcano varco l’amministrazione comunale non riesce, se non in tempi incalcolabili, a creare una metropolitana degna di questo nome nel capoluogo ligure!